Anfibi scuola primaria: cosa sono e le loro caratteristiche

Gli anfibi nella scuola primaria si studiano già dalla classe seconda, ma è soprattutto in quarta, quando si affronta la classificazione degli animali, che l’argomento si approfondisce.

Perciò vi invito a leggere il mio articolo con attenzione e a guardare il video: sicuramente scoprirete qualcosa di nuovo!

Anfibi: cosa sono

Gli anfibi sono animali molto antichi che esistono da almeno 300 milioni di anni. Discendono dai pesci  (sono stati i primi vertebrati a popolare la Terra) e come questi sono legati all’ambiente acquatico. Essi costituiscono il gruppo più piccolo dei vertebrati (cioè animali dotati di uno scheletro), infatti contano solo 3.000 specie.

La parola ANFIBIO significa doppia vita”: essi infatti vivono la prima parte della vita dentro l’acqua, come i pesci, e la seconda parte, divenuti adulti, sulla terra.

Ciò che distingue gli anfibi dagli altri vertebrati è la metamorfosi, una trasformazione al termine della quale i girini diventano adulti.

La metamorfosi della rana

In primavera la rana depone una grande quantità di uova. Ogni uovo ha il diametro di 2 millimetri.

Dopo circa 7-10 giorni l’uovo si schiude e si sviluppa un girino che può vivere solo nell’acqua, respira con le branchie esterne, ha una coda e si sposta nuotando.

anfibi scuola primaria: girino di rana
Girino. Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay

Dopo qualche giorno le branchie diventano interne. In questa fase il girino si nutre solo di alghe.

Nel giro di poche settimane però il girino subisce una metamorfosi: si trasforma cioè da animale acquatico a animale terrestre.

Dopo circa due mesi dalla nascita infatti il girino si ingrossa, la coda sparisce e gli spuntano gli arti posteriori e poi quelli anteriori.

anfibi scuola primaria: metamorfosi della rana, girino con zampe.
Girino con zampe. Foto di aguasas da Pixabay

A quattro mesi dalla nascita diventa un ranocchio capace di respirare con i polmoni e con la pelle. A questo punto vive sulla terra e si nutre di piccoli animali.

anfibi scuola primaria: metamorfosi della rana.
La metamorfosi della rana. Foto by Pixabay.

Anfibi scuola primaria: guarda il video

Classificazione degli anfibi

Gli anfibi si dividono in tre gruppi: gli Urodeli, gli Anuri e gli Apodi.

Gli URODELI posseggono una coda molto robusta e hanno quattro zampe ben sviluppate. Fanno parte di questo gruppo la salamandra e il tritone.

Salamandra pezzata. Foto di Sonja Rieck da Pixabay
ambystoma mexicanum (specie di salamandra) Foto di Jerrico Usher da Pixabay

Gli ANURI hanno corpo tozzo, sono privi di coda e hanno gli arti posteriori molto sviluppati adatti al salto. La rana , il rospo e la raganella sono anuri.

Raganella. Foto di Josch13 da Pixabay

Gli APODI: hanno un corpo cilindrico lungo fino a un metro, la pelle liscia e umida, e sono senza zampe: il loro aspetto è quindi simile a quello dei lombrichi e, come loro,  vivono in genere sotto terra.

Sono diffusi solo nelle zone tropicali dove prediligono i suoli paludosi e si nutrono di invertebrati. 

Secondo gli studiosi, gli Apodi hanno perso le zampe perché passano la loro vita  scavando nel suolo umido e fangoso. Per la stessa ragione, e per il loro stile di vita prevalentemente notturno, gli Apodi hanno perso la funzionalità degli occhi, che sono ridottissimi o assenti, mentre hanno sviluppato l’olfatto e il tatto.

Cecilia, anfibio apode. Wikimedia, Sahaquiel9102 [CC BY-SA 3.0 ]

dove vivono

Con eccezione delle regioni polari, gli anfibi vivono dappertutto: nelle foreste pluviali, negli stagni, nei boschi e nei laghi, in alta montagna, nelle praterie e persino nel deserto.

La maggior parte degli anfibi presenta una fase larvale, legata all’ambiente acquatico e una fase adulta in cui possono stare lontano dall’acqua.

In ogni caso gli anfibi restano molto legati all’acqua, in particolare non ne possono fare a meno nel periodo degli amori e della riproduzione.

Ci sono alcune specie di salamandre e tritoni che conducono vita attiva prevalentemente in acqua anche da adulti. Mentre altri tipi di salamandre, rospi e raganelle sono soprattutto terrestri ma nel periodo riproduttivo si recano in acqua per deporvi le uova.

Anfibi scuola primaria: tritone rosso, salamandra, rana gracida, rospo
Anfibi scuola primaria: tritone rosso, salamandra, rana, rospo. Foto by Pixabay

Infine, gli adulti di molte specie di rane, conducono vita attiva in entrambi gli ambienti, cacciando le loro prede soprattutto nella zona di transizione fra terra e acqua. Questi animali possono sopravvivere alla siccità, ma hanno comunque  bisogno di un ambiente umido. Nelle foreste tropicali, grazie al clima umido, molte rane possono vivere anche senza bacini d’acqua permanenti, sfruttando le goccioline d’acqua che si accumulano nelle foglie delle piante.

In queste zone sono presenti numerose specie di raganelle che possono convivere  sulle foglie di una stessa pianta distribuendosi a diverse altezze. Alcune sono attive di giorno, altre di notte.

caratteristiche fisiche

Tutti gli anfibi hanno in comune la pelle nuda, ossia priva di peli, piume, squame o di altre protezioni che troviamo negli altri vertebrati (mammiferi, uccelli, rettili e pesci).

La difesa dell’epidermide dal disseccamento, dall’attrito e dai predatori è affidata soprattutto alle sostanze prodotte dalla pelle stessa, che è mantenuta perennemente umida da un velo di muco. Ciò riduce la perdita di acqua dai tessuti, attutisce gli urti e rende l’animale molto viscido, capace quindi di svincolarsi facilmente quando viene afferrato da un predatore.

Se si disidratano, cioè perdono troppa acqua, rischiano di morire. Per questo motivo devono vivere in prossimità degli stagni, delle pozze d’acqua o nelle zone con molta umidità. Inoltre nelle giornate più calde si sotterrano in luoghi umidi e riparati dal sole.

La pelle sottile degli anfibi permette all’ossigeno di penetrare attraverso i pori quando questi animali si trovano sul fondo dell’acqua. In questo modo, alcune specie, pur essendo provviste di polmoni, possono trascorrere lunghi periodi di tempo sul fondo degli stagni e dei torrenti, senza dover ritornare a galla per respirare.

La respirazione cutanea è molto importante: gli anfibi hanno infatti polmoni poco sviluppati che da soli non bastano per procurare tutto l’ossigeno di cui l’animale ha bisogno.

Siccome gli anfibi sono animali a sangue freddo non possono regolare la loro temperatura e quindi devono scaldarsi al sole.

In inverno invece si proteggono dal freddo andando in letargo nel fango in fondo a uno stagno o sotto un tronco.

Gli anfibi adulti sono carnivori: si nutrono di insetti, ragni , chioccioline, bruchi e uova di pesce che catturano con la loro lingua lunga e viscosa restando perfettamente immobili.

Mezzi di difesa

Per difendersi dai predatori (rapaci, serpenti, uomo)  gli anfibi si affidano alla fuga e al mimetismo.

Ci sono però alcune varietà che producono veleni assai potenti o sostanze repellenti che hanno un effetto irritante sulle mucose boccali dei predatori che cercano di morderli. Ovviamente questo non impedisce agli aironi e alle bisce di cibarsene!

Anfibi velenosi:
Anfibi velenosi: rana blu, raganella rossa, rana pezzata. Foto by Pixabay.

Gli anfibi velenosi presentano colori sgargianti per avvisare i predatori della pericolosità del loro veleno: i predatori non specializzati imparano così a riconoscerli ed evitano di ferirli inutilmente.

È il caso delle salamandre pezzate (nere a macchie gialle) o di molte raganelle tropicali, il cui veleno può  essere mortale anche per l’uomo se iniettato nel sangue, e comunque può creare forte irritazione se messo a contatto con gli occhi, la pelle o le mucose.

Anfibi scuola primaria: uova di rana.
Uova di rana. Foto di PollyDot da Pixabay